La nascita può essere, per il bambino, la più straordinaria, la più forte, la più profonda delle avventure. Il suo grido, allora, non è che l'appassionata protesta che un piacere così intenso finisca, bruscamente. E' essenziale ristabilire l'equilibrio e nutrire il "fuori" con altrettanta cura del "dentro". Perchè i piccoli non provino l'angoscia di sentirsi isolati, perduti, bisogna parlare al loro dorso, alla loro pelle, che hanno sete e fame quanto il loro ventre. Frédérick Leboyer |
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